E-commerce: La Direttiva Omnibus 2023

L'evoluzione dell'e-commerce è inarrestabile e, parallelamente, anche le leggi e le regolamentazioni che lo riguardano.
La Direttiva Omnibus del 2023 ha introdotto nuove regole che ogni operatore del settore dovrebbe conoscere.
In questo articolo, esploreremo le principali novità e rifletteremo sul loro impatto sul mondo dell'e-commerce.

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La Direttiva Omnibus: Cosa Cambia?

Il D.lgs. 7 marzo 2023 n. 26, recependo la Direttiva 2019/216, ha introdotto modifiche cruciali al Codice del Consumo, influenzando direttamente il mondo dell’e-commerce.

Nuove Definizioni Introdotte

  • Professionista: definito come il soggetto titolare dell’e-commerce/marketplace. Questa definizione aiuta a distinguere tra venditori professionali e venditori occasionali.
  • Prodotto: ora si riferisce a beni o servizi, inclusi beni immobili, servizi digitali e contenuto digitale.
  • Classificazione: si riferisce al modo in cui i prodotti vengono presentati e ordinati online.
  • Mercato online: un servizio che utilizza un software per permettere ai consumatori di concludere contratti a distanza (es. piattaforme come Amazon o eBay).

Trasparenza e Autenticità

  • Gestione saldi e offerte: ogni annuncio di riduzione di prezzo deve ora indicare il prezzo precedente praticato dal professionista.
  • Posizionamento del prodotto: la Direttiva Omnibus ha introdotto regolamentazioni specifiche per i gestori dei marketplace. Questi soggetti sono ora tenuti a spiegare agli utenti quali sono i criteri attraverso i quali vengono classificati e proposti gli articoli in relazione alla chiave di ricerca inserita. Questo garantisce una maggiore trasparenza sul processo di classificazione degli articoli.
  • Nuove condizioni generali di vendita: il periodo per esercitare il diritto di recesso è stato esteso a 30 giorni, offrendo ai consumatori più tempo per valutare il loro acquisto. Inoltre, è obbligatorio fornire dettagli completi del venditore, garantendo trasparenza e fiducia.
  • Nuove pratiche commerciali ingannevoli: la direttiva ha introdotto definizioni chiare su cosa costituisce una pratica “ingannevole” o “omissione ingannevole” ed ha aggiunto alcune nuove tipologie di pratiche commerciali ingannevoli alla lista esistente.
    Queste includono:
    • La dual quality: promozione di un bene diverso per composizione o caratteristiche come identico ad un altro già in commercio all’interno degli stati membri.
    • Mancanza di chiarezza negli annunci pubblicitari a pagamento tra i risultati offerti dai motori di ricerca.
    • Il secondary ticketing: la rivendita di biglietti per eventi acquistati tramite strumenti automatizzati.
  • Recensioni dei prodotti: la Direttiva Omnibus pone grande enfasi sulle recensioni, data la loro importanza nella decisione d’acquisto dei consumatori. Ora è vietato pubblicare false recensioni, pubblicare solo recensioni positive e commissionare recensioni false. I venditori hanno l’obbligo di indicare quali misure utilizzino per verificare che le recensioni provengono da consumatori reali.
  • Regime sanzionatorio rafforzato: il legislatore europeo ha rafforzato le sanzioni per le pratiche commerciali scorrette e per le clausole vessatorie nei contratti B2C.
    Le sanzioni possono ora raggiungere fino a 10 milioni di euro. Inoltre, per le violazioni che coinvolgono almeno due paesi membri dell’Unione Europea, la soglia massima è fissata al 4% del fatturato o, se non è noto il fatturato, a 2 milioni di euro.

Impatto sulle PMI e Adattamento Tecnologico

Le piccole e medie imprese (PMI) potrebbero risentire delle nuove regolamentazioni in maniera più marcata rispetto alle grandi aziende, principalmente a causa delle risorse limitate e della necessità di adeguarsi rapidamente alle nuove norme. Tuttavia, la Direttiva Omnibus può essere vista come un’opportunità per i negozi online e fisici. Un brand che rispetta il consumatore, fornisce informazioni veritiere e non utilizza stratagemmi ingannevoli può aumentare la propria credibilità sia online che offline, portando a clienti più fedeli e soddisfatti.:

  • Maggiore trasparenza e chiarezza nelle transazioni potrebbero aumentare la fiducia dei consumatori, favorendo le aziende che operano con integrità.
  • L’obbligo di autenticità nelle recensioni potrebbe livellare il campo di gioco, impedendo ad alcune aziende di guadagnare un vantaggio ingiusto attraverso recensioni false.

Strumenti Tecnologici per l’Adattamento

Con l’evoluzione delle regolamentazioni, anche la tecnologia deve avanzare per aiutare le imprese a conformarsi. Alcuni strumenti tecnologici che potrebbero aiutare includono:

  • Plug-in di gestione degli sconti: questi plug-in possono aiutare le imprese a mostrare automaticamente i prezzi originali accanto ai prezzi scontati, conformandosi alle nuove regole sulla trasparenza dei prezzi.
  • Piattaforme di verifica delle recensioni: questi servizi possono verificare l’autenticità delle recensioni, assicurando che provengano da clienti reali.
  • Sistemi di gestione dei contratti: questi possono aiutare le imprese a garantire che i loro termini e condizioni siano conformi alle nuove regole, in particolare riguardo al diritto di recesso esteso.

Confronto Internazionale e Ulteriori Riflessioni

La Direttiva Omnibus è un passo avanti significativo per l’Unione Europea nella regolamentazione dell’e-commerce, ponendo l’UE all’avanguardia in termini di protezione dei consumatori. Mentre molti paesi hanno le loro regolamentazioni specifiche per l’e-commerce, la Direttiva Omnibus si distingue per la sua ampiezza e profondità.

Ad esempio, mentre gli Stati Uniti hanno regolamentazioni sulla trasparenza dei prezzi e sull’autenticità delle recensioni, non hanno una direttiva unificata che copre un’ampia gamma di aspetti dell’e-commerce come l’UE. Pertanto, le imprese che operano a livello internazionale dovranno essere particolarmente attente nel garantire la conformità in tutti i mercati in cui operano.

Se sei interessato a scoprire di più sull’andamento dell’e-commerce in Italia, ti consiglio di leggere il nostro articolo sul fatturato e-commerce in Italia nel 2023. Inoltre, per ulteriori dettagli sulle regolamentazioni fiscali legate all’e-commerce, non perdere il nostro approfondimento sulle nuove regole IVA per l’e-commerce.

Se hai domande o hai bisogno di una consulenza specifica sull’argomento, contattami. Sono qui per aiutarti a navigare nel complesso mondo dell’e-commerce.


Luigi Resta si occupa dal 2002 di siti eCommerce a Modena.
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